Come riscoprire e coltivare la tua unicità

In una società che ci vuole sempre più uguali e stereotipati e che ci infarcisce di credenze che nutrono competizione, concorrenza e senso di mancanza fin dall’infanzia, riscoprire la nostra unicità e nutrirla è per me il più potente atto di ri-bellione, di ritorno alla bellezza che tutti noi siamo chiamati a fare se vogliamo vivere una vita realizzata e felice.

Quando parlo di unicità intendo che ciascuno di noi è un essere unico e irripetibile, letteralmente: abbiamo un DNA, un’impronta digitale e tratti somatici diversi gli uni dagli altri.

E questa diversità la ritroviamo in tutto il mondo naturale: per esempio un abete è diverso da un altro, pur appartenendo alla stessa specie.

Nasciamo con un bagaglio unico di talenti, caratteristiche, valori e potenzialità che ci contraddistinguono e che se li onoriamo diventano il cammino illuminato verso la nostra vera natura, il nostro Sé autentico.

Quando siamo bambini riusciamo ad esprimere pienamente chi siamo e facciamo brillare la nostra luce, ma crescendo questa viene pian piano offuscata e oscurata dal processo di educazione e di addomesticamento, perdendo così la connessione con la nostra voce interiore. 

Purtroppo, la maggior parte di noi, proprio a causa dei condizionamenti e delle credenze ricevute nonché delle esperienze vissute, dimentica la propria unicità, finendo per seguire idee, ideali e modelli che non la rispecchiano affatto, alimentando così insoddisfazione, infelicità e senso di mancanza.

Finiamo con il narrarci attraverso il filtro delle convinzioni che abbiamo assorbito dal contesto familiare o sociale e prima o poi ci sentiamo smarriti, senza sapere più chi siamo e cosa vogliamo davvero.

Eppure, se riscopriamo e coltiviamo la nostra unicità, a poco a poco ci riconnettiamo alla nostra essenza e possiamo vivere una vita davvero ispirata e magica, in cui diventiamo artefici del nostro destino e co-creiamo la nostra realtà da quella scintilla divina che custodiamo dentro di noi e che è connessa con tutta la creazione.

Fare questo significa anche innalzare la vibrazione del pianeta, arricchendolo con la nostra bellezza, unica e irripetibile.

Per far fiorire la nostra unicità, un lavoro fondamentale da fare è innanzitutto quello di fermarci per scendere dentro di noi e ascoltarci profondamente. Puoi chiudere gli occhi e fare dei respiri profondi per riuscirci, fino a calmare la mente.

Dopo che sei entrata in connessione con te stessa, prova a riflettere e a prendere consapevolezza di te, chiedendoti:

    • Quali sono le mie qualità positive e i miei talenti?

    • Quali sono le cose che più amo fare e cosa invece non sopporto?

    • Qual è il tipo di mondo che voglio respirare? Quali sono i valori in cui IO credo?

    • Quanto riesco ad esprimerli e quanto sono allineata ad essi?

    • Le mie decisioni sono autentiche o cercano di soddisfare le aspettative/volontà degli altri (con altri intendo la società, la famiglia, amici, ecc.)?

    • Quanto riesco ad ascoltare ed esprimere i miei bisogni e ciò che sento?

Se rispondendo a queste domande ti accorgi che non stai esprimendo pienamente la tua unicità, tranquilla: è normale, fa proprio parte di quel processo di condizionamento a cui tutti siamo stati esposti.

Fa parte del vivere in società, ma la cosa bella è che diventandone consapevole puoi iniziare a coltivare la tua unicità e nutrirla ogni giorno.

Questo non significa ovviamente infrangere le regole sociali e fare quello che ti pare sempre e comunque, quanto piuttosto delineare quei preziosi confini tra te e l’altro e vivere in allineamento con quella che sei tu, ad esempio smettendola di dire “si!” quando ogni tua parte sta urlando “NO!”.

Ecco, quindi, l’importanza di cominciare a riconoscere e diventare consapevoli di tutte quelle credenze limitanti che da sempre ci hanno ingabbiato e che non ci hanno consentito finora di entrare in connessione con chi siamo davvero, ci consente di trasformarle, tornando a sentirci libere di essere noi stesse (se vuoi approfondire il tema sulle convinzioni limitanti ne parlo qui e qui). 

Prova ad osservare la percezione che hai di te, scrivendo ciò che pensi rispetto ad un determinato aspetto della tua vita (es. rapporto con il tuo corpo, relazioni, lavoro, ecc.). Inizia a sfidare le tue convinzioni chiedendoti:

    • Cosa mi sta impedendo di esprimere la mia unicità (riferito a quell’aspetto specifico)?

    • Chi lo ha detto? 

    • Ci credo davvero? È veramente così per me?

    • Come cambierebbe la mia vita se invece fosse diverso o non ci credessi?

Iniziare a smontare gradualmente tutti quegli schemi di pensiero che hai assorbito ti aiuterà a riconnetterti sempre di più con te stessa e la tua autenticità e questo significa ritrovare il tuo benessere psico-fisico e la tua armonia interiore.

Siamo arrivate alla fine di questo articolo e per salutarti ti lascio con questa ulteriore domanda:

    • Quale azione concreta, anche piccola, puoi fare per allinearti con la tua unicità oggi?

Scegli 1-2 azioni al massimo che sei sicura di riuscire a poter fare (es. disdire un appuntamento che non hai voglia di fare, posticipare le pulizie al giorno dopo per dedicare tempo a te stessa, ecc.) e goditi il processo di trasformazione!

Alla prossima e un caro abbraccio,

Serena.

Condividi l'articolo

Papavero

Iscriviti a Papavero, la newsletter che porta riflessioni, colori, pratiche di consapevole leggerezza e tanto altro.