La tarda estate

Tra la fine di agosto e i primi giorni di settembre, se ti prendi un attimo per osservare il mondo intorno a te, scopri che qualcosa sta cambiando: a parte le giornate più corte, apparentemente la natura è sempre quella, eppure l’aria è cambiata, ha qualcosa di diverso. Si è fatta più frizzantina, magari c’è stato un bel temporale che ha portato via con sé l’afa estiva, la notte si inizia a dormire decisamente meglio.

Se poi sposti l’attenzione da fuori a dentro di te e provi ad ascoltarti, noterai che anche tu sei in trasformazione: forse avverti un po’ di malinconia, qualche ansia o preoccupazione in più, hai più voglia di qualcosa di dolce. Il ritmo di vita si sta facendo più lento, riscopriamo la bellezza dello stare in casa, anche se le belle giornate settembrine ci spingono ancora al mare o a passare del tempo all’aria aperta. Ma questo bisogno è meno forte, abbiamo più voglia di rilassarci. L’estate sta finendo, sebbene l’autunno sia ancora decisamente troppo lontano: siamo nella tarda estate o quinta stagione secondo la Medicina Tradizionale Cinese, un momento di grande trasformazione che ci accompagna fino al primo periodo autunnale e che è collegato all’energia Terra.

L’elemento Terra simboleggia la centratura, la stabilità e il radicamento, è la terra solida su muoviamo i nostri passi. Gli organi collegati a questa energia sono il Milza-Pancreas e lo Stomaco e sono proprio loro che meritano un’attenzione in più, preparando il corpo già da ora alla stagione fredda.

Aspettare i primi freddi di settembre/ottobre significherebbe, infatti, arrivare troppo tardi. Se, in estate, il nostro corpo riesce ad adattarsi all’energia yang del caldo, facendoci desiderare cibi con energia yin (ecco spiegata la voglia tipica di mangiare insalatone, gelati e granite, frutta e cibi crudi), in inverno avviene esattamente il contrario: il clima fuori è freddo, umido (yin) e abbiamo voglia di cibi più yang, che ci riscaldano e ci tengono al caldo (zuppe, minestre, preparazioni con cotture prolungate e al forno).

Questa stagione è una fase di passaggio decisamente importante per il nostro corpo: bisogna prepararci per tempo ad accogliere la stagione autunnale più fredda, già da fine agosto, riducendo gradualmente i cibi più yin, abbandonando gelati, granite ed estratti e introducendo alimenti più yang. In questo modo riusciamo a eliminare per tempo l’eccesso di yin accumulato durante l’estate e ad evitare così i famosi malanni di stagione ai primi freddi autunnali. Il nostro corpo, infatti, se caricato eccessivamente di energia raffreddante, risponderà buttando fuori l’eccesso: il raffreddore e il muco ne sono un classico esempio!

Quindi cosa fare nello specifico?

Innanzitutto cambiamo modalità di cottura, andando gradualmente a ridurre i cibi crudi a favore di quelli cotti, in modo da infondere più energia yang al cibo: quindi, anziché insalatone e verdure crude o saltate velocemente, iniziamo a portare in tavola verdure stufate, per esempio, oppure un gustoso sformato cotto in forno.
Sono da preferire inoltre gli ortaggi tondi, che crescono proprio al livello della terra, sia sopra che leggermente al di sotto, e che quindi sono carichi di questa energia: ottime le cipolle che hanno anche la caratteristica di assorbire l’umidità dal corpo che potrebbe indebolire gli organi coinvolti (milza, pancreas e stomaco), ma anche i cavoli e le rape.

Il colore giallo/arancio è quello che caratterizza questo periodo: mettiamo nel carrello della spesa quindi anche verdure come la zucca e le carote, che grazie al loro sapore dolce, associato proprio alla tarda estate, vanno a riequilibrarci e a calmarci, insieme al dolce tipico della frutta del periodo (cachi, fichi, uva) e dei cereali integrali. Limitiamoci a questa dolcezza usando il buon senso ed evitiamo il più possibile l’eccesso di dolce dello zucchero che invece ci indebolisce.

Per quanto riguarda i cereali più indicati, il miglio, come le cipolle, toglie l’eccesso di umidità dal corpo ed è anche molto versatile in cucina, sia per ricette dolci che salate, aiutandoci così a scacciare la monotonia! Possiamo gustarlo sottoforma di crema o di porridge al mattino, utilizzarlo in aggiunta a zuppe e minestre o per la preparazione di crocchette e polpette.

Infine, come proteine vegetali, i ceci soddisfano maggiormente le esigenze stagionali e anche in questo caso sono un alimento che ci invita a sperimentare e divertirci in cucina!

Sostenere il nostro corpo da un punto di vista alimentare in questo periodo è ciò che meglio ci aiuta ad affrontare la stagione più fredda, rendendolo più forte. Inoltre, da un punto di vista psico-emotivo, se l’elemento Terra è in disequilibrio saremo pervasi da un senso di insicurezza e agitazione e vivremo nella lamentela, mentre quando è in buon equilibrio, grazie al cibo che scegliamo e a pratiche di supporto come la mindfulness, l’attività fisica e il giusto riposo, ci sentiremo più centrati, sicuri e fiduciosi.

Ci sentiremo “tornati a casa” in noi stessi. 🙂

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