L’arte di vivere con leggerezza
La leggerezza, virtù positiva o qualità negativa?
Se pensiamo a vivere con leggerezza molti di noi potrebbero sentirsi già triggerati da questa idea o pensare magari di rincorrere inutilmente un miraggio.
Sembra che non ci sia spazio per la società di oggi per un concetto come la leggerezza: viviamo in una realtà che sempre ci predispone ad uno stile di vita stressante, frenetico e pesante, in cui la leggerezza è considerata come qualcosa di frivolo, di superficiale, di poco serio.
Dentro la maggior parte di noi è instillata nelle più buie profondità della mente la convinzione che vivere con leggerezza è scomodo e sbagliato, tanto da sentirsi in colpa o da giustificarci se ci permettiamo ad esempio di mettere prima il piacere e poi il dovere o ammettere che stiamo bene e che siamo felici.
Va ancora tanto di moda anche l’adagio “mal comune mezzo gaudio” o l’evergreen “mai una gioia” (tristissima profezia autoavverante peraltro) e quindi motiviamo questi ritmi frenetici e tutti i macigni con cui ci siamo abituati a vivere come qualcosa di normale.
Eppure l’arte di vivere leggeri non è solo una virtù positiva che ci consente una vita piena e appagante, ma anche la condizione con cui vivono tutte le specie viventi, ad eccezione della nostra oggigiorno!
Una vita pesante e stressante è davvero naturale?
La Natura come al solito ci viene in aiuto ed è sufficiente riaprire gli occhi su di essa per trovare le migliori risposte alla maggior parte dei problemi che viviamo ed espandere la consapevolezza.
Lentezza, leggerezza, semplicità, accettazione, bellezza e abbondanza sono aspetti alla base della rete della vita e fanno parte dell’armonia naturale.
Un fiore non si stressa ad essere fiore, semplicemente lo è e si manifesta in tutta la sua essenza e bellezza, senza paura o vergogna.
Un animale non corre incessantemente tutto il giorno: alterna momenti di attività ad altri in cui regnano il riposo, il piacere e l’ozio, senza giudizio e sensi di colpa!
Se arriva una perturbazione esterna, tutto l’ecosistema accetta e risponde adattandosi al cambiamento e sviluppando resilienza e capacità di problem solving: non resta attaccato all’evento.
Anche noi cuccioli umani i primi anni viviamo un’esistenza semplice e leggera, sulle alte frequenze della gioia, del gioco e della meraviglia, fin quando i condizionamenti non iniziano ad allontanarci da questa connessione.
Già osservando questi esempi possiamo comprendere quello che è il grande limite di oggi e che non ci consente di vivere leggeri: aver smesso di seguire la natura, dentro e fuori di noi, per lasciarsi guidare dall’Io e da tutte le sue convinzioni mentali (se vuoi approfondire questo tema puoi leggere qui), fino a convincerci che questa è l’unica modalità di esistenza che ci è consentita e che non ci siano altre vie d’uscita.
Laura Campanello nel suo libro Leggerezza scrive:
“La leggerezza ha a che fare indubbiamente con la felicità e la felicità ha a che fare indubbiamente con il modo di vivere che abbiamo, con la maniera di vedere il mondo e di abitarlo, ha a che vedere con la libertà, con il modo di intendere il tempo, con la capacità di desiderare, con il sentirsi vivere e soprattutto ha a che fare con il ricordarsi di vivere”.
Vivere con leggerezza è un processo da riscoprire e coltivare
Per quanto ci sentiamo in balia degli eventi e senza potere, spetta solo a noi, purtroppo o per fortuna, l’arduo compito di interrompere questo circolo vizioso dello stress, della pesantezza e della fatica e ridare dignità ed importanza al valore della leggerezza.
È un processo da riscoprire e coltivare, giorno dopo giorno, liberandoci sempre di più da tutto ciò che grava su corpo, cuore, mente e spirito e scegliere di sorridere ed essere leggere, malgrado tutto.
Questo togliere pesi ci consente di arrivare a ricontattare la nostra parte leggera e creativa, il nostro Sé autentico o Divino e di tornare a danzare la vita co-creando con il Tutto di cui facciamo parte.
Essere leggere significa allora vivere in assenza di sforzo, aperti ad accettare e fluire con la vita, in allineamento con la propria essenza e con l’ordine universale, accogliendo con profondità e rispetto per ciò che c’è ma scegliendo comunque di vedere il bicchiere mezzo pieno.
Scegliere di vivere con questa modalità significa tornare a vibrare alle frequenze dell’armonia naturale e riscoprire un’esistenza semplice, felice e abbondante.
Prova a prenderti il tempo per fermarti qualche minuto, centrarti nel cuore e rispondere con calma a queste domande sul tuo diario:
- Quando ho smesso di seguire la mia parte leggera e creativa? Cosa posso fare per ricontattarla?
- Se tutto fosse possibile e non esistessero limiti, come sarebbe la mia vita se vivessi nella leggerezza? Prova a descrivere la tua giornata tipo o l’idea che ti piacerebbe raggiungere: lascia volare l’immaginazione!
- Quale area della mia vita (relazioni, lavoro, vita di coppia, denaro, rapporto con me stessa, ecc.) mi provoca più stress e pesantezza? Cosa posso fare per lasciar andare almeno una zavorra oggi stesso o entro una settimana?
- Cosa alleggerisce il mio corpo, la mia mente e il mio spirito? Fai una checklist di tutte le attività che puoi fare per portare ogni giorno un momento spensierato e leggero.
- Che persona è necessario che diventi per essere leggera? Descriviti senza paura, vergogna o giudizio: crea l’immagine nuova di te e lascia che le belle sensazioni che provi immaginandoti cambiata vibrino in ogni tua cellula, fino ad emozionarti!
Vuoi un aiuto in più per allenare la pratica di essere leggere? Scarica subito il workobook il sentiero della leggerezza e inizia il tuo viaggio!